Nuovo Catanzaro, vecchio Iemmello: il capitano alza la voce e indica la strada
Il ritorno del campionato segna la fine dell’estate e l’inizio di una nuova avventura per il Catanzaro. I giallorossi hanno esordito al Ceravolo davanti a 12 mila tifosi contro il Südtirol, portando a casa un pareggio non esaltante. A rendere meno amaro il debutto ci ha pensato, come sempre, Pietro Iemmello
. Il capitano ha firmato una doppietta speciale: un gol in campo e un altro, ancora più pesante, in conferenza stampa.
Le sue parole hanno lasciato il segno: niente frasi di circostanza, ma un messaggio chiaro e diretto. “Bisogna alzare il livello, tutti dobbiamo alzare il livello. Sono stanco di inseguire a 33 anni: dopo due semifinali playoff, voglio vedere un Catanzaro capace di andare oltre. Con lo stadio pieno e l’entusiasmo che c’è in città, non possiamo permetterci di restare indietro”. Dichiarazioni chirurgiche, proprio come il destro che domenica ha accarezzato l’incrocio dei pali.
Dietro lo sfogo del capitano c’è la consapevolezza di avere una base solida, costruita in due anni di playoff, ma anche la necessità di compiere il passo decisivo. La filosofia societaria, basata sulla valorizzazione dei giovani di proprietà e sulla sostenibilità economica, resta condivisibile. Tuttavia, accanto ai prospetti di talento servono uomini d’esperienza, pedine di categoria che possano alzare il livello della squadra.
Non è la prima volta che Iemmello si carica il Catanzaro sulle spalle. Lo ha fatto riportandolo in Serie B a suon di gol, lo ha fatto nei momenti difficili degli ultimi campionati, diventando leader dentro e fuori dal campo. La sua scelta di tornare a casa, contro il parere dei suoi consiglieri, è stata un atto d’amore verso la città e verso quei tifosi che da bambino osservava dalla curva. E ancora oggi la sua voce è quella che incarna le ambizioni di un popolo intero.
La società, questa volta, non è rimasta spiazzata come in passato: l’arrivo di Alberto Aquilani in panchina è stato un segnale di programmazione. L’ex centrocampista ha portato entusiasmo e un progetto tecnico incentrato sui giovani, con una rosa rinnovata. Ma all’esordio contro la squadra scorbutica di Castori si è vista la mancanza di rinforzi di esperienza in difesa, a centrocampo e in attacco. Una lacuna che ha reso inevitabile lo sfogo del capitano.
Il presidente Noto ha già rassicurato tifosi e squadra: “Sì, alzeremo il livello nei prossimi giorni”. Una promessa che deve tradursi in acquisti concreti e mirati, non in scommesse. Perché Iemmello non ha chiesto la luna, ma la possibilità reale di inseguire un sogno: portare il Catanzaro in Serie A e vestire, anche solo per un minuto, i colori giallorossi nella massima categoria.
Le basi ci sono, l’entusiasmo pure. Tocca alla società completare il puzzle con i tasselli mancanti. Perché se è vero che i giovani rappresentano il futuro, il presente si chiama Pietro Iemmello. E mai come oggi il destino del Catanzaro passa dai suoi piedi e dalle sue parole.